Carissime Famiglie, carissimi Ragazzi, carissimi docenti e collaboratori tutti
il nuovo anno scolastico sta per iniziare, siamo tutti alle griglie di partenza.
I sentimenti che animano questo momento sono sempre gli stessi: la nostalgia per le vacanze che si sono concluse, la curiosità di scoprire cosa il futuro ci riserva, il desiderio di impegnarci e di dare, giorno per giorno, il nostro meglio, per noi e per gli altri.
Affrontiamo, dunque, questo momento con le parole incoraggianti del premier Draghi: “L’Italia ce la farà”. Voi, Famiglie e Ragazzi, che fra pochi giorni sarete coinvolti nell’avventura della formazione e della crescita, a tutti i livelli, che è la scuola, sentitevi protagonisti di questo impegno.
È perfettamente giusto che lo Stato provveda a favorire lo sviluppo della parte più sana e feconda di bene, le nuove generazioni, attraverso una scuola veramente “di tutti” e “per tutti”, cioè “pubblica”, che consenta a famiglie e alunni la scelta della linea educativa, come previsto dalla Costituzione. Occorre cioè che – attraverso gli strumenti economici adeguati – sia potenziato il Sistema Nazionale di Istruzione, formato da scuole gestite dallo Stato e da scuole che con quest’ultimo devono essere convenzionate, ricevendone il mandato dalle Famiglie stesse, nel rispetto della loro libertà di scelta educativa. Il diverso è il regime.
Il mio augurio è che voi ragazzi vi rendiate conto della necessità che la Scuola sia aperta e intelligente, seria e stimolante, attraverso docenti motivati ad un lavoro particolare, fatto di attenzione, sensibilità e dedizione, docenti che vi facciano comprendere questo: “la vostra vita, ragazzi miei, vale tanto”. Sono le parole della carabiniera Sonia che ha salvato la vita di una signora in preda allo sconforto e pronta ad un gesto estremo.
La vostra vita vale tanto, anzitutto per voi stessi, ma anche per la vostra Famiglia e la società che potrete migliorare nel cuore e nell’intelligenza, secondo le vostre capacità e potenzialità.
Una dimensione del vivere molto diversa rispetto a quella che tanti episodi di cronaca ci raccontano, episodi molto spesso di cronaca nera. Avvertiamo tutti, nel profondo, la necessità di un cambiamento nella formazione dei giovani, troppo spesso delusi, abbandonati nell’ozio o vittime della violenza.
La scuola sia posta al centro della società. Troppo spesso, anche durante la campagna elettorale che stiamo vivendo, sentiamo slogan inutili e privi di una effettiva ricaduta pratica. La scuola necessita della riforma delle riforme, perché sia veramente pubblica e scelta dai Genitori: tutti i bambini e i ragazzi possano, là dove vivono, scegliere il meglio per la loro formazione e per il bene del loro territorio.
Ricordiamoci che la scuola è garanzia e presidio della libertà dei cittadini di oggi e di quelli di domani, essa ha a che fare con la speranza e l’apertura al domani. Chi ne vuole fare uno strumento per i propri fini ne pagherà le conseguenze.
Carissimi genitori, carissimi studenti, carissimi docenti buon anno scolastico a voi, nel segno dell’impegno, dello studio e di quella sana allegria che caratterizza i cuori aperti e le menti vivaci!