La sfida del covid: realizzare gli articoli 3 e 34 della Costituzione

di 15 Aprile 2021

Regione Lombardia ha scelto la linea della libertà di scelta educativa, riconoscendo alle famiglie, in base all’Isee, un buono scuola da 300 a 2000 euro dall’Infanzia alla Scuola Secondaria di II grado. A queste quote, ovviamente non ancora sufficienti a coprire la spesa, si sommano i contributi previsti dal Miur: il Ministro Bianchi ha firmato il decreto che stanzia 513 Mln di euro, che corrispondono a una cifra da circa 895 euro per l’allievo della scuola dell’Infanzia fino a 230 euro per un allievo della scuola secondaria di II grado. I Vescovi italiani, con borse di studio di 2.000 euro nella primavera scorsa, insieme agli aiuti che Comuni virtuosi, come Milano ed Arona, hanno stanziato applicando il decreto 0-6 anni a firma Fedeli oltre ogni colore politico, hanno confermato che la scuola è di tutti. Se il contributo del decreto sostegni ripete il miracolo del dl rilancio – che stanziò 300 Mln di euro per gli allievi delle scuole paritarie consentendo a queste di scontare la retta e non aumentarla a fronte di costi maggiori per adeguamento covid – allora avremo salvato il pluralismo, scongiurato la deprivazione culturale e il divario fra il Nord e il Sud.

A fronte di questo, per qualche senatore scettico, si conferma che la scuola pubblica paritaria seria è costantemente controllata e certamente non si spaventa rispetto alla richiesta di trasparenza e pubblicità. Queste logiche di compartecipazione Stato-Regione, pubblico e privato, smentiscono chi da un lato lamenta gli allievi senza scuola che tornano ad essere preda della mafia e della camorra, ma dall’altro non si scompone nel chiudere le scuole nel sud e nelle periferie sapendo che si abbandonano presidi di libertà e peggio si consente alle scuole malavitose di avanzare gettando fango sulle scuole paritarie serie.

Il covid, in questo dramma, sfida i cittadini a premere perché sia realizzato l’art. 34 della Costituzione: «I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi». E se non hanno mezzi, che cosa si fa? L’art. 3 già ha chiarito: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

Rimuovere gli ostacoli significa dare un lavoro adeguato a tutti, dare la scuola scelta a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di Uomo. Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula contenuta nell’articolo primo, «l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro» corrisponde a realtà.

Una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di fatto, in cui ci sia soltanto un’uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, non è una democrazia in cui i cittadini veramente sono messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il loro miglior contributo al progresso continuo di tutta la collettività.

In tempi di disgrazia i nodi vengono al pettine e i limiti sono acuiti. Il covid ha lanciato una sfida didattica ed educativa che la scuola italiana fatica ad affrontare.

Evidentemente la scuola statale priva di autonomia organizzativa e la scuola paritaria priva di libertà hanno evidenziato i limiti di un sistema scolastico incompiuto che ha presentato il conto.

La DAD, come la scuola, non ha raggiunto tutti: un milione e seicentomila gli alunni esclusi, 300 mila gli allievi disabili che sono ancora in una situazione di isolamento.

Questi articoli 3 e 34 della Costituzione rimandano al ruolo dello Stato e dei cittadini. Aprono ai principi della solidarietà umana, della necessaria solidarietà sociale. Il compito di ciascuno di noi è quello di portare a compimento i principi espressi nella Costituzione, che è la Carta fondante della libertà e dignità di ciascun cittadino.

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One Response to La sfida del covid: realizzare gli articoli 3 e 34 della Costituzione

  1. Fausto Bagnato ha detto:

    Complimenti Suor Snna Monia Alfieri per la tenacia con la quale si sta battendo per mihliorare il Sistema Educativo.
    Grazie anche all’ Editore per il sostegno che offrono.
    Fausto Bagnato

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